mercoledì 17 giugno 2009

Martedì 23 Giugno assemblea contro il G8 al Csa Auro


Martedì 23 Giugno la rete catanese contro il G8 organizza una assemblea per la mobiltazione contro il G8 dell'Aquila che si terrà a Luglio e per rilanciare le mobilitazioni siciliane che si terranno nei prossimi mesi. Saranno presenti all'assemblea miltanti dei comtitati di lotta contro il Ponte, il Muos e rappresentanti del sindacalismo e dell'associazionismo. Inoltre sarà presente all'assemblea un militante abruzzese contro il G8. La lotta continua!

Primi interventi programmati:

Gino Sturniolo - Rete No Ponte
Pippo Annino - Comitato No Rigassificatore di Melilli
Cobas Scuola Palermo......

giovedì 21 maggio 2009

Sabato 23 manifestazione A Niscemi contro il Muos


Sabato 23 maggio manifestazione contro il Muos
Niscemi ore 10:00 concentramento campo sportivo- Contrada Ulmo

Dal G8 ambiente a Siracusa al G8 in Abruzzo un’unica lotta
Contro le politiche di guerra sociale, militare ed economica

La riuscita mobilitazione a Siracusa lo scorso aprile ha dimostrato che la corte filogovernativa non gode di tanto consenso in una regione già devastata dall’industria chimica, in un territorio ad alto rischio sismico dove si vorrebbero costruire inceneritori, rigassificatori , il Ponte sullo Stretto e per completare l’opera anche una centrale nucleare.
In Italia le basi militari Usa-Nato, le cui spese di mantenimento vengono prelevate per il 41% dalle nostre tasche( mentre si tagliano le spese sociali) mettono in pericolo le nostre vite anche in tempo di “pace” e si dilapidano ingenti risorse pubbliche in deliranti politiche razziste contro i migranti per innescare fratricide “guerre fra poveri” e far pagare a noi il costo della loro crisi. Le provincie della Sicilia sud-orientale inoltre sono sempre più minacciate dalla crescente presenza di micidiali basi militari (dal 12 luglio ’84, giorno in cui si precipitò a Lentini un C141 che trasportava uranio impoverito, è sempre più alto il numero di velivoli precipitati nelle campagne e nelle acque circostanti):
--La base di Sigonella ospiterà il sistema di sorveglianza terreste AGS (per la cui installazione il governo dovrà sborsare 150 milioni di euro entro il 2010) e 10 micidiali Global Hawks, aerei senza pilota.Tutto ciò comporterà l’arrivo nei prossimi mesi di 800 militari Nato, con rispettive famiglie, con conseguenti cementificazioni di fertili terreni agricoli, mentre vincoli ambientali ed archeologici vengono eliminati nei paesi limitrofi per meglio servire le esigenze strategiche degli Usa.La base di Sigonella inoltre da anni spreca ingenti risorse pubbliche (acqua, luce,infrastrutture…) per militarizzare i nostri territori con micidiali ordigni, che seminano morte tra i popoli, mentre blocca attraverso le servitù militari (il radar di Sigonella orienta i voli civili di Fontanarossa) lo sviluppo del trasporto aeroportuale in Sicilia e di conseguenza l’incremento occupazionale e turistico, che si otterrebbe da una riconversione per uso civile della base.
---A Niscemi in contrada Ulmo, all’interno della riserva naturale “Sughereta” (dove dal ’91 è stata costruita una delle più grandi stazioni di telecomunicazione della marina Usa, in violazione di qualsiasi principio di precauzione) è in costruzione il sistema planetario di comunicazioni satellitari MUOS. Questo micidiale sistema (senza sottovalutare l’impatto ambientale del precedente) è basato su onde elettromagnetiche ad altissima frequenza e l’estrema vicinanza al centro abitato avrebbe dovuto destare negli anni scorsi maggiori preoccupazioni fra gli amministratori locali prima d’assecondare le priorità militari. A Niscemi e nei paesi limitrofi da alcuni mesi si è sviluppata una grande mobilitazione contro l’installazione del Muos,che ha coinvolto numerose amministrazioni locali, finalmente allarmate per la minaccia alla salute dei propri concittadini.
Per opporci a tutto ciò non ci resta che mobilitare tutta la società civile siciliana, recuperando la memoria storica della grande stagione di lotta, negli anni ’80, contro gli euromissili a Comiso.
La rete catanese contro il G8 in vista delle manifestazioni di luglio in Abruzzo,s’impegna a sostenere la mobilitazione in corso a Niscemi, nel calatino e nei paesi limitrofi per ottenere l’immediata revoca dei lavori di costruzione del Muos e lo smantellamento delle 41 antenne già installate in c/da Ulmo.

Info: www.nomuosniscemi.it

martedì 12 maggio 2009

Comunicato sul contro G8 Università di Palermo

Giorno 8 Maggio, in una Palermo assurdamente militarizzata e presidiata dalle forze di Polizia si è snodato un corteo per le strade della città, indetto dall'Onda Anomala Palermitana e dal Coordinamento Palermitano Contro il G8 in contrapposizione al Summit degli Studenti Meritevoli (ma de che?) del g8. Centinaia di studenti hanno attraversato il centro cittadino. Gli studenti hanno aggregato alla loro protesta i disoccupati che da settimane protestano davanti il comune di Palermo per il lavoro. E' emersa nettamente dagli interventi una critica chiara alle logiche del profitto, alle sue ricadute sul mondo dell'università e del lavoro, che sono il taglio dei diritti che da anni è sotto gli occhi di tutti e rispetto al quale la passerella dei pochi fortunati perchè "meritevoli" sembrava una provocazione in una delle città del Sud per le quali il diritto allo studio è un miraggio ed addirittura la dispersione scolastica ha un tasso altissimo di incidenza. Come è sembrata una provocazione la chiusura da parte delle forze dell'ordine di Via Roma con una rete metallica, chiusura che violava gli accordi intercorsi con gli organizzatori del corteo. Come se non bastasse, a fronte all'assedio studentesco della zona rossa, la polizia in tenuta antisommossa ha provveduto a caricare e manganellare i manifestanti, che non si sono fatti intimidire ne disperdere dalle aggressioni concludendo comunque il corteo.
Giorno 9 maggio, inoltre, a Cinisi, in occasione del Forum Sociale Antimafia, proseguendo lo stesso percorso in una sede differente, è stato costituito dagli stessi militanti, all'interno del corteo commemorativo, uno spezzone vivo e partecipato.

Come Coordinamento Regionale Contro I G8 esprimiamo soddisfazione per l'andamento delle proteste denunciamo il clima di repressione delle proteste e ribadiamo l'inutilità dei G8, qualunque contenuto abbiano e dovunque si svolgano.

Procediamo nelle nostre attività verso la costruzione del G8 di Luglio.

martedì 5 maggio 2009

Venerdì 8 Maggio manifestazione a Palermo contro il G8 Università


OndaAnomala Palermo - Coordinamento ControG8 Palermo
CONTRO l'INSOSTENIBILE G8 dell'UNIVERSITA'

8 Maggio a Palermo - ore 16.00

L'ONDA NON VI SOSTIENE, VI TRAVOLGE!!!

L'8-9 Maggio si terrà a Palermo il g8 University Students' Summit, tappa di avvicinamento al Summit di Torino del 17-19 Maggio. Il suddetto vertice rappresenterebbe il momento di confronto tra studenti provenienti dai paesi del g8 e non (Cina, Arabia Saudita, paesi del Mediterraneo...) e le istituzioni ministeriali; un appuntamento da cui dovrebbero scaturire proposte e idee da traghettare al successivo momento torinese, e quindi ai rettori e ai presidenti degli atenei degli stessi paesi; questi parteciperanno in quanto rappresentanti di quell'istituzione universitaria dal carattere "oggettivo e neutrale" riconosciuta come interlocutrice diretta rispetto ai problemi dell'umanità e del pianeta, degli "8 grandi" che si riuniranno a luglio a L'aquila.

Anche noi, come gli studenti dell'Onda di Torino, riteniamo inaccettabili le modalità di organizzazione dell'iniziativa, la concezione dei rapporti tra mondo accademico, dinamiche sociali ed il potere politico ed economico che la stessa rappresenta, la logica di rappresentanza studentesca che ne sta alla base ed ovviamente un interlocutore, il g8, che non ci stancheremo mai di rifiutare.

Il g8 University Students'Summit sarà aperto a delegazioni di rappresentanti da circa cinquanta atenei sparsi tra vari paesi. Dal summit uscirà l'immagine di un'università vincente, capace di dialogare con gli organismi sovranazionali in vista del superamento di problematiche globali di portata planetaria.

C'è però una contestazione da cui vorremmo partire nell'analisi delle ricette anticrisi che il g8 ci propone: l'università è in crisi (e lo è a livello globale, basti guardare la tempistica con cui quest'autunno si sono sviluppati movimenti studenteschi in Italia, Francia, Grecia...) e rettori e istituzioni quali il g8 ne costituiscono la causa profonda. Non possiamo infatti dimenticare il grave disagio attuale degli atenei schiacciati come sono da sempre più pesanti tagli dei fondi pubblici per la pretesa di una politica delle risorse che ne trasforma profondamente gli stessi principi costitutivi: un sistema che, adottando principi aziendalistici, si rivolge oggi al mercato e alle logiche delle prestazioni e dei servizi alla ricerca di una legittimità ad esistere che non può più trovare all'interno della sua funzione sociale; in conseguenza di ciò la formazione diviene bene d'acquistare e il sapere una merce da spendere sul mercato.

In quanto fruitori di un servizio, ci ritroviamo allora a dover convivere quotidianamente con aumenti delle tasse o, come nel caso di Palermo, con enormi buchi di bilancio, tagli al personale e al mondo della ricerca e persino con chiusure anticipate delle biblioteche per mancanza di fondi.

E' di fronte a questo scenario che non ci resta che affermare l'insostenibilità di questo sistema universitario; ed è a quest'università della precarietà e dello sfruttamento dei soggetti della conoscenza che non riconosciamo alcuna legittimità di confronto e proposta su tematiche quali lo "Sviluppo sostenibile" e la "Cultura della legalità", argomenti della due giorni.

Come affermato in precedenza, la nostra critica è rivolta anche contro le modalità d'organizzazione dell'iniziativa in cui da un lato gli studenti "meritevoli" (Palermo), dall'altro i rettori (Torino), dovrebbero rappresentare l'intero mondo della formazione, celando quindi, dietro meccanismi di rappresentanza formale, tutta una serie di contraddizioni e conflitti interni al sistema di produzione e trasmissione dei saperi. Abbiamo più volte sottolineato, durante i mesi caldi di quest'autunno, come ormai si riproduca volutamente, dietro la retorica della "meritocrazia", quella logica della totale compatibilità socio-politica che si configura come potente strumento di controllo e "disciplinamento" delle forze sociali; forme di controllo che inevitabilmente passano per la chiusura di spazi e l'imposizione dei tempi di produzione individuale e collettiva.

Oltretutto il movimento dell'Onda ha saputo indicare come la ricchezza e la composizione del precariato della conoscenza siano irriducibili in schematismi della rappresentanza, mentre possano pienamente esprimersi in una quotidiana lotta dal basso capace di mettere in comune il lessico della riappropriazione e di costruire conflittualià sui meccanismi di produzione del sapere.

Sempre meno sostenibili...

Anche in questo vertice, tema centrale del confronto sarà quello della "sostenibilità".

A Palermo e Torino verrà lanciata l'immagine di un g8 rivolto al cambiamento radicale delle forme di sfruttamento delle energie ambientali e di intervento sugli squilibri sociali come vie d'uscita dalla crisi economica globale.

Nonostante l'apparente incontestabilità della tematica, riteniamo necessario prendere su questa posizioni nette di forte contrapposizione all'attuale pseudo valore, che identifica il concetto e l'idea di base, ripartendo, nella critica, dalla riproposizione di un assioma cardine: la totale mancanza di credibilità di questi soggetti istituzionali, vista la diretta responsabilità di organismi di tale genere nel perpetramento di processi di devastazione degli ecosistemi del pianeta e di disuguaglianze sociali.

In realtà, rifiutiamo l'idea stessa di "sviluppo sostenibile"in quanto la riteniamo inequivocabilmente subordinata al linguaggio retorico del progresso di stampo liberista e perciò materialmente determinata solo dalle leggi del profitto e dell'accumulazione capitalista.

Il tentativo di restyling, attualmente di moda a livello globale (da Obama alla Prestigiacomo), in senso "ecocompatibile" nasconde scelte operative ben precise: la "sostenibilità"umana e ambientale si risolve così nell'allargamento indiscriminato degli spazi di proprietà e profitto sulle risorse naturali (permettendo ad esempio la mercificazione delle energie rinnovabili) e sulle ricchezze sociali.

Rifiutare politiche finalizzate alla costituzione di nuovi ed esasperati meccanismi di controllo e sfruttamento di territori e comunità ci sembra, al contrario, (in questo momento di crisi poi...) possa costituire un sano presupposto per sviluppare una proposta alternativa di sostenibilità, che passi attraverso il rispetto dei diritti all'autodeterminazione delle popolazioni, la valorizzazione delle vocazioni e peculiarità dei territori e la messa a punto di strumenti di garanzia e ridistribuzione delle ricchezze.

Legalità e nuove forme del controllo

Secondo tema portante della "due giorni" sarà l'importanza nella formazione del cittadino del futuro della "cultura della legalità".

Se non casuale, sarebbe quantomeno paradossale che una discussione di questo tipo venisse affrontata proprio nella nostra città, dove i limiti che differenziano ciò che è legale da ciò che non lo è diventano pressoché irrilevanti di fronte alle esigenze di ampi strati del tessuto sociale metropolitano disposti a valicarli, quotidianamente, se ciò vuol dire attenuare la propria condizione di sfruttamento e di precarietà esistenziale; e dove, allo stesso tempo ma per ragioni opposte di esigenze di salvaguardia massonica, vertici regionali della politica condannati per mafia vengono promossi a parlamentari nazionali attraverso sistemi elettorali blindati.

Da ciò parte proprio la nostra critica (incompatibilità e opposizione al concetto di legalità) in quanto stabilire ciò che si può o non si può fare e ciò che è giusto o sbagliato, definire la norma, insomma, non ha la sola funzione di creare i presupposti per una società totalmente normalizzata e asservita ai meccanismi di produzione e riproduzione sistemica (soprattutto in un momento di recessione in cui una svolta troppo autoritaria e/o repressiva rischierebbe di moltiplicare effervescenze sociali già largamente dispiegate) ma, nell'immediato, di isolare e criminalizzare qualsiasi forma di lotta e di dissenso nonché ogni tipo di eccedenza o "devianza"dalla normalità imposta tramite repressione.

Saturare sempre più di simulazione di cultura legalista i luoghi di formazione e produzione del sapere, quindi, è sicuramente un obiettivo che gli apparati di governance globale portano avanti, anche alla luce del forte dissenso che potenzialmente questi sono in grado di esprimere (come recentemente dimostrato) in quanto luoghi di ricomposizione sociale ed elaborazione e costruzione di forti spinte antagoniste.

Di fronte alla criminalizzazione di forme di lotta, come le occupazioni delle facoltà, che propongono e sperimentano forme altre di socialità e condivisione dei saperi, e di fronte persino a protocolli legali (?) che vietano di sfilare in corteo nei centri urbani, ci chiediamo che valore abbia (e, soprattutto, per chi) il concetto di legalità rispetto alla legittimità ed al valore del dissenso politico contro chi le leggi le fa.



L'OndaAnomala - Palermo e Coordinamento Contro G8 - Palermo

hanno indetto una giornata di mobilitazione generale l'8 Maggio che, nel giorno d'apertura del summit, rappresenterà l'ennesima risposta di lotta non soltanto ai piani di disarticolazione del sistema di formazione pubblica, ma soprattutto alla crisi globale incarnata proprio da organismi quali il g8 ed iniziative come quelle di Palermo e Torino.

CHIAMIAMO ALLA MOBILITAZIONE

tutte le realtà culturali, sociali e politiche protagoniste con noi dell'opposizione alle riforme di Scuola e Università (studenti, insegnanti, precari della conoscenza e della ricerca,...),

i movimenti che, come noi, lottano per la difesa dei diritti fondamentali (casa, lavoro, immigrazione,…) contro la privatizzazione di beni primari (acqua,…) contro la costruzione di macchine di morte (inceneritori, centrali nucleari, rigassificatori,…),

la popolazione ridotta allo stremo e mortificata dal cinico e spregiudicato avanzare di governanti preoccupati solo del proprio arricchimento all'infinito, nella cornice comune di una netta contrapposizione ad ogni piano di socializzazione dei costi di questa crisi.

venerdì 24 aprile 2009

Considerazioni a conclusione dei lavori del ControG8

Coordinameto Regionale ControG8


Il Coordinamento Regionale ControG8, a conclusione dei lavori e delle iniziative che hanno scandito i tre giorni del Contro Vertice di Siracusa trae un bilancio estremamente positivo.
Nonostante la pesantissima campagna denigratoria che ha diffuso un ingiustificato clima di terrore in città e le numerose provocazioni di una parte delle Forze dell'Ordine,le Assemblee Tematiche hanno registrato complessivamente centinaia di partecipanti e il grande corteo di Giovedì 23 ha pacificamente invaso la città con migliaia di manifestanti provenienti da tutta la Sicilia,dalla Campania,dal Lazio e perfino dall'Abruzzo.
Al di là della logica dei numeri,ciò che più conta per il Coord.Reg.ControG8 è l'essere riusciti a dimostrare che anche in un contesto in cui la manifestazione del proprio dissenso viene in molti modi ostacolata se non addirittura repressa,è possibile costruire un ampio movimento di opposizione politica,sociale e culturale alle politiche neo-liberiste ribaltando nei fatti l'solamento costruito ad arte nei confronti delle forze politiche e delle realtà associative aderenti al movimento controG8.
Infine, ringraziando gli abitanti dei quartieri popolari che hanno ospitato le strutture in cui si è svolto il ControVertice e i giuristi del Foro Democratico che hanno prestato la loro assistenza legale, il Coord.Reg.ControG8 ha deciso di costituirsi in Coordinamento permanente e di sostenere già da subito i movimenti che nel nostro territorio lottano contro le speculazioni e le politiche di devastazione ambientale, a cominciare dalla lotta contro la costruzione del rigassificatore nel Polo petrolchimico di Priolo-Melilli-Augusta.

Siracusa, 24 Aprile 2009

sabato 18 aprile 2009

Info utili per la partecipazione al contro vertice

Info utili per la partecipazione al contro vertice al G8 Ambiente 22/23/24 Aprile Siracusa


Programma forum:

Mercoledì 22 Aprile

Ore 12.00 accoglienza partecipanti

Ore 15.00 inizio forum” Ambiente/infrastrutture/beni comuni” (Sala Randone via Bixio)

Ore 21 .00 djset

Giovedì 23 Aprile

Ore 10.00 inizio forum “Lavoro/precarietà/immigrazione” (Sala Randone via Bixio)

Ore 14.00 concentramento corteo cittadino- Piazzale Sgarlata

0re 21.00 djset

Venerdì 24 Aprile

Ore 10.00 inizio forum “ Militarizzazione/repressione” (Sala Randone via Bixio)

Ore 15.00 plenaria conclusiva lavori

0re 20.00 concerto conclusivo contro vertice – Piazza Santa lucia

Luogo dove si svolgeranno i lavori: Sala Randone - via Bixio )

Luogo dove si può pernottare: Piazzale Sgarlata (portare il sacco a pelo e tenda)

Come raggiungere Siracusa:

Da Catania:
Treno per il 23 Aprile ore 8.00 stazione centrale(massima puntualità) costo 5 euro

Altri treni disponibili ma non organizzati da noi
(quindi ordinari):

22 Aprile ore 12.45 stazione centrale

23 Aprile ore 12.45 stazione centrale


Altre soluzioni autonome:

In auto da Catania prendere obbligatoriamente uscita Siracusa Nord dalla SS 114

In autobus non organizzati :
dalla stazione centrale piazza Giovanni XXXIII - Catania
www.interbus.it


I treni e gli autobus si fermeranno alla stazione centrale di Siracusa.
Per raggiungere i luoghi del controvertice(piazzale Sgarlata) clicca sul link sotto:

http://maps.google.it/maps?f=d&source=s_d&saddr=siracusa,+stazione+centrale&daddr=siracusa,+via+madre+teresa+di+calcutta&hl=it&geocode=&mra=ls&dirflg=w&sll=37.083598,15.280094&sspn=0.026293,0.06875&ie=UTF8&ll=37.080928,15.286875&spn=0.026294,0.06875&z=14


Per ulteriori info e per prenotazioni treno chiamare:

095315301 / 3286340528 / 3474106532 / 3289493495

www.officinarebelde.org
www.retecatanesecontroilg8.tk